Chiacchiere di carnevale, nel 2018 iniziarono i nostri eventi ai Quartieri
12 Febbraio 2021 Renato Aiello No Comment
di Renato Aiello
La pandemia da covid-19 ha cambiato le abitudini di tutti, non c’è che dire, e anche per noi sono cambiate molte cose.
Se è vero che abbiamo incentivato asporto e consegne a domicilio, inaugurato il nostro sito web per l’e-commerce e potenziato il food delivery, nell’osservanza di tutte le norme vigenti e nel rispetto degli ingressi contingentati, una cosa su tutte ci manca profondamente: la possibilità di dar vita a quei piccoli eventi di degustazioni e assaggi che nel 2018 ci videro brillare ai Quartieri Spagnoli.
E 3 anni fa furono proprio le chiacchiere di carnevale, dolce del mese di febbraio per eccellenza, ad aprire le danze, seguite poi a marzo dalle mitiche zeppole di San Giuseppe e ad aprile – maggio dalle iniziative legate a Cuore di Napoli e alla premiazione della nostra prima maratona fotografica.
Chiacchierando ai quartieri, questo il nome ufficiale della degustazione delle chiacchiere napoletane, le favolose sfoglie fritte o al forno da intingere nel cioccolato fondente: un titolo ispirato al dessert del carnevale e soprattutto alla convivialità, allo stare insieme che oggi rimpiangiamo tanto.
Una manifestazione di successo, di cui si è parlato e scritto molto, legata anche alla scoperta da parte di molti degli aperisciù, i bignè farciti alle creme cocktail dedicati già allora a Diego Armando Maradona: tanta gente accorsa, negozio pieno di visitatori, buongustai, colleghi giornalisti e blogger, via Concordia colma di persone per strada, cosa oggi assolutamente vietata per DPCM.
Un assembramento di gusto e sapori insomma, impreziosito dall’esposizione di due foto in bianco e nero a tema carnevalesco, raffiguranti alcune maschere delle opere di Mitoraj a Pompei, e coronato dalla visita anche di rappresentanti delle istituzioni locali municipali che portarono il saluto del Presidente della Municipalità e del Sindaco di Napoli.
Le chiacchiere di carnevale che diventano ufficialmente un finger food, come si usa dire oggi nel settore, con tanto di tazzina riempita di sanguinaccio da usare ad hoc: una degustazione scomposta che si ricompone davanti agli amici, tra una chiacchiera e l’altra, intesa stavolta nel senso più astratto del termine.
Giovedì grasso è appena passato e ci avviciniamo alla domenica di Carnevale, l’ultima di questo Carnevale 2021 senza cortei e carri, priva di sfilate e fiumane mascherate e in costume, e la nostalgia è tanta, e crescerà sempre di più man mano che ci avvicineremo all’ultimo di carnevale, il martedì grasso.
Ci duole non poter più organizzare questi piccoli grandi eventi del gusto, assembramenti d’anime e sapori, nel nome dell’arte e della buona tavola, ma la speranza di tornare a riproporli un giorno, a pandemia finita, ci rincuora.
Torneremo a degustare, torneremo a chiacchierare tra una sfoglia fritta e un’altra al forno (per chi è più attento alla linea), uniti dall’amore per la cucina e per le cose belle.
Un pensiero che fa bene al cuore e che accarezziamo insieme a voi.
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