di Renato Aiello

 

La pandemia da covid-19 ha cambiato le abitudini di tutti, non c’è che dire, e anche per noi sono cambiate molte cose.

Se è vero che abbiamo incentivato asporto e consegne a domicilio, inaugurato il nostro sito web per l’e-commerce e potenziato il food delivery, nell’osservanza di tutte le norme vigenti e nel rispetto degli ingressi contingentati, una cosa su tutte ci manca profondamente: la possibilità di dar vita a quei piccoli eventi di degustazioni e assaggi che nel 2018 ci videro brillare ai Quartieri Spagnoli.

E 3 anni fa furono proprio le chiacchiere di carnevale, dolce del mese di febbraio per eccellenza, ad aprire le danze, seguite poi a marzo dalle mitiche zeppole di San Giuseppe e ad aprile – maggio dalle iniziative legate a Cuore di Napoli e alla premiazione della nostra prima maratona fotografica.

Chiacchierando ai quartieri, questo il nome ufficiale della degustazione delle chiacchiere napoletane, le favolose sfoglie fritte o al forno da intingere nel cioccolato fondente: un titolo ispirato al dessert del carnevale e soprattutto alla convivialità, allo stare insieme che oggi rimpiangiamo tanto.

Una manifestazione di successo, di cui si è parlato e scritto molto, legata anche alla scoperta da parte di molti degli aperisciù, i bignè farciti alle creme cocktail dedicati già allora a Diego Armando Maradona: tanta gente accorsa, negozio pieno di visitatori, buongustai, colleghi giornalisti e blogger, via Concordia colma di persone per strada, cosa oggi assolutamente vietata per DPCM.

Un assembramento di gusto e sapori insomma, impreziosito dall’esposizione di due foto in bianco e nero a tema carnevalesco, raffiguranti alcune maschere delle opere di Mitoraj a Pompei, e coronato dalla visita anche di rappresentanti delle istituzioni locali municipali che portarono il saluto del Presidente della Municipalità e del Sindaco di Napoli.

Le chiacchiere di carnevale che diventano ufficialmente un finger food, come si usa dire oggi nel settore, con tanto di tazzina riempita di sanguinaccio da usare ad hoc: una degustazione scomposta che si ricompone davanti agli amici, tra una chiacchiera e l’altra, intesa stavolta nel senso più astratto del termine.

Giovedì grasso è appena passato e ci avviciniamo alla domenica di Carnevale, l’ultima di questo Carnevale 2021 senza cortei e carri, priva di sfilate e fiumane mascherate e in costume, e la nostalgia è tanta, e crescerà sempre di più man mano che ci avvicineremo all’ultimo di carnevale, il martedì grasso.

Ci duole non poter più organizzare questi piccoli grandi eventi del gusto, assembramenti d’anime e sapori, nel nome dell’arte e della buona tavola, ma la speranza di tornare a riproporli un giorno, a pandemia finita, ci rincuora.

Torneremo a degustare, torneremo a chiacchierare tra una sfoglia fritta e un’altra al forno (per chi è più attento alla linea), uniti dall’amore per la cucina e per le cose belle.

Un pensiero che fa bene al cuore e che accarezziamo insieme a voi.

Renato Aiello Napoletano, classe ’87, giornalista pubblicista dal 2009 – e pubblicato dal 2001 -, studi in comunicazione di massa e cinema, fotoamatore, videomaker, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2010, diretto da Antonio Sasso, per "Dancing Post" nel 2015, diretto da Laura Valente e per il magazine online "MCT" tra 2015 e 2016, diretto dal professor Arturo Lando, del Master in Cinema e Televisione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa del Mattino di Napoli dal 2014, e cura uffici stampa. Ha preso parte dal 2014 al 2018 ai workshop e alle giurie del Social World Film Festival di Vico Equense, realizzando album fotografici e video per contest relativi all’evento cinematografico. Nel 2016 partecipa a un progetto internazionale di scambio culturale con il CCA di San Francisco, il California College of Arts, producendo clip e foto dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, proiettati successivamente in una collettiva della stessa accademia californiana. Sempre nel 2016 fa da curatore per una mostra fotografica allo Slash di via Bellini sull’ex carcere minorile Filangieri, inaugurando una piccola rassegna chiamata “Animus Neapolis”. Aderisce a diverse mostre collettive tra il 2016 e il 2018, tra cui “L’Arte in Vetrina” (con la menzione speciale del gallerista Piero Renna, direttore del P.R.A.C, per una sua fotografia del primo anniversario degli attacchi al Bataclan), l’esposizione dei 150 artisti di SOSPartenope (al Castel dell’Ovo e alla Basilica di San Giovanni Maggiore), e per quattro volte al Museo del Tesoro di San Gennaro su invito del Club per l’Unesco di Napoli: con una foto del mural di San Gennaro all’ingresso di Forcella e del busto del Santo nel cortile della Cappella, una fotografia di denuncia sulla plastica nei mari e due fotografie delle sculture di Igor Mitoraj a Pompei. Filmmaker, nel 2015 realizza per la Protomgroup un video sul primo software di Fisica in Italia per le LIM nelle scuole superiori (Scuolab – WALL-T), mentre nel 2016 pensa, produce e dirige un video musicale per il Social World Film Festival di Vico, con un montaggio ritmato sulle musiche di apertura della serie tv “Il Trono di Spade”, immaginando i luoghi della kermesse come i sette regni della saga. La sua prima personale ha riguardato il primo anniversario delle stragi del Bataclan a Parigi, mostra tenutasi a ottobre 2018 nel Complesso monumentale di San Severo al Pendino. Ha rappresenta l’ufficio stampa e la comunicazione di questa pasticceria ai Quartieri Spagnoli per 3 anni e mezzo dal 2018 al 2021 e di una trattoria al centro storico di Napoli. Ha un sito web dedicato al food, agli eventi enogastronomici e al mangiar bene, Mangiamed, nato da un progetto scolastico del 2014-2015 presso l’istituto Alberghiero Vittorio Veneto di Scampia, con cui collaborò, e che approdò a Expo Milano 2015.

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