di Renato Aiello

Marzo si avvicina, la festa del papà è imminente, San Giuseppe è prossimo ormai ma la zeppola sta già comparendo da tempo nelle pasticcerie di Napoli e da noi la trovate sempre ogni weekend. Per chi la volesse produrre a casa, vi proponiamo la ricetta della zeppola di San Giuseppe di casa Seccia, la stessa che l’anno scorso – complice l’arrivo del covid-19 che ci costrinse a chiudere -, ci chiesero in molti e che diffondemmo sui nostri canali social.

PASTA CHOUX DA FRITTURA PER LA ZEPPOLA DI SAN GIUSEPPE

1 litro di acqua

200 gr burro di latteria

20 gr di sale

Kg 1 farina

25 uova

In una pentola capiente mettere acqua, burro e sale e portare in ebollizione. Mentre avviene questo processo, preparate la farina setacciata e cominciate a sbattere le uova fresche, da tenere poi in un recipiente a parte.

Quando il contenuto della pentola è arrivato in ebollizione, abbassate la fiamma a fuoco lento e aggiungete in un solo colpo la farina setacciata.

Aggiunta la farina, amalgamate il tutto con un cucchiaio di legno fino a quando non avrete una pastella soda (ve ne accorgerete nel momento in cui la pastella si staccherà dalle pareti della pentola).

A questo punto potete trasferire la pastella in un’altra pentola e li aggiungere le uova man mano: mentre inserite le uova, bisogna mantenere sempre lo stesso ritmo di amalgamazione (usate una frusta per comodità).

Il risultato da raggiungere è una crema liscia e densa.

Preparate cosi una teglia con la carta da forno e mettete la pasta in una sac à poche con un beccuccio a stella.

Fare due girotondi con la sac à poche una sopra l’altro senza staccare.

Le zeppole così composte vanno messe in forno a 200 gradi e li attendete che le stesse si gonfino un po’ (assicuratevi  che si stacchino facilmente dalla carta da forno);  una volta estratta la teglia dal forno, immergete le zeppole nell’olio caldo a 175 gradi della padella e girate di continuo fino a quando non otterrete un colore indorato.

Sollevate le zeppole, estraendole delicatamente dalla padella, e fatele sgocciolare così che saranno pronte per la guarnizione, non prima di un raffreddamento delle stesse.

CREMA PASTICCERA PER LA ZEPPOLA DI SAN GIUSEPPE

La zeppola di San Giuseppe

1 litro di latte

600 gr di zucchero

200 gr di tuorlo d’uovo fresco

200 gr di amido di riso in polvere

1/2 bacca di vaniglia

Mescolate in un pentolino e amalgamate in maniera energica i tuorli e lo zucchero, per poi aggiungervi l’amido di riso e i semini di vaniglia (occorre amalgamare bene il composto per evitare grumi).

In una pentolina riscaldate il latte e portatelo a una temperatura calda non in ebollizione.

Il latte va poi versato nella pentola dove c’è il composto preparato in precedenza, ponetela sul fuoco dove il tutto va mescolato con una frusta (mantenete sempre un ritmo lineare).

La crema sarà pronta quando avrà raggiunto il bollore (noterete che sbuffa).

Ottenuto tale risultato, trasferite il contenuto in un recipiente basso e largo che va coperto con pellicola a contatto con la crema e fatela raffreddare a temperatura ambiente.

DECORAZIONE DELLA ZEPPOLA DI SAN GIUSEPPE

Create le basi, prendere la zeppola e spolveratela con lo zucchero a velo (lo zucchero va messo prima e non dopo la decorazione, in quanto diversamente si rovinerebbe l’aspetto  finale e lo zucchero sarebbe assorbito dalla crema), e aggiungete la crema con la sac à poche. Sulla sommità del giro di crema inserite l’amarena o le amarene (noi non utilizziamo né i “rottami di amarena” né le “ciliegie amarenizzate”, bensì l’amarena intera per dare massima esaltazione al gusto e contrasto con la crema pasticcera).

Renato Aiello Napoletano, classe ’87, giornalista pubblicista dal 2009 – e pubblicato dal 2001 -, studi in comunicazione di massa e cinema, fotoamatore, videomaker, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2010, diretto da Antonio Sasso, per "Dancing Post" nel 2015, diretto da Laura Valente e per il magazine online "MCT" tra 2015 e 2016, diretto dal professor Arturo Lando, del Master in Cinema e Televisione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa del Mattino di Napoli dal 2014, e cura uffici stampa. Ha preso parte dal 2014 al 2018 ai workshop e alle giurie del Social World Film Festival di Vico Equense, realizzando album fotografici e video per contest relativi all’evento cinematografico. Nel 2016 partecipa a un progetto internazionale di scambio culturale con il CCA di San Francisco, il California College of Arts, producendo clip e foto dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, proiettati successivamente in una collettiva della stessa accademia californiana. Sempre nel 2016 fa da curatore per una mostra fotografica allo Slash di via Bellini sull’ex carcere minorile Filangieri, inaugurando una piccola rassegna chiamata “Animus Neapolis”. Aderisce a diverse mostre collettive tra il 2016 e il 2018, tra cui “L’Arte in Vetrina” (con la menzione speciale del gallerista Piero Renna, direttore del P.R.A.C, per una sua fotografia del primo anniversario degli attacchi al Bataclan), l’esposizione dei 150 artisti di SOSPartenope (al Castel dell’Ovo e alla Basilica di San Giovanni Maggiore), e per quattro volte al Museo del Tesoro di San Gennaro su invito del Club per l’Unesco di Napoli: con una foto del mural di San Gennaro all’ingresso di Forcella e del busto del Santo nel cortile della Cappella, una fotografia di denuncia sulla plastica nei mari e due fotografie delle sculture di Igor Mitoraj a Pompei. Filmmaker, nel 2015 realizza per la Protomgroup un video sul primo software di Fisica in Italia per le LIM nelle scuole superiori (Scuolab – WALL-T), mentre nel 2016 pensa, produce e dirige un video musicale per il Social World Film Festival di Vico, con un montaggio ritmato sulle musiche di apertura della serie tv “Il Trono di Spade”, immaginando i luoghi della kermesse come i sette regni della saga. La sua prima personale ha riguardato il primo anniversario delle stragi del Bataclan a Parigi, mostra tenutasi a ottobre 2018 nel Complesso monumentale di San Severo al Pendino. Ha rappresenta l’ufficio stampa e la comunicazione di questa pasticceria ai Quartieri Spagnoli per 3 anni e mezzo dal 2018 al 2021 e di una trattoria al centro storico di Napoli. Ha un sito web dedicato al food, agli eventi enogastronomici e al mangiar bene, Mangiamed, nato da un progetto scolastico del 2014-2015 presso l’istituto Alberghiero Vittorio Veneto di Scampia, con cui collaborò, e che approdò a Expo Milano 2015.

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