di Renato Aiello

Non c’è giorno, weekend, domenica o ricorrenza in cui manchi sul nostro bancone e in vetrina un dolce con le fragole. Che sia ingrediente o semplice decorazione, soprattutto nelle vesti delle fragoline di bosco, le fragole non mancano mai in pasticceria. Creme Chantilly, Charlotte, Mousse e Bavaresi, crostate classiche e glasse, ciambelloni e zeppoloni, rollè, tronchetti,  mignon, monoporzioni e torte, le fragole sono presenti praticamente nelle farce e nei ripieni di molti nostri prodotti.

Le fragole sono uno dei frutti solari, colorati e golosi della primavera che hanno moltissime proprietà. La pianta della famiglia delle Rosacee predilige i climi temperati, ha origini europee e cresce con facilità sia nei boschi o coltivata sui balconi. Sono frutti diuretici, rinfrescanti, depurativi e ricche di nutrienti e flavonoidi e contengono fosforo, ferro, calcio e vitamine A, B1, B2 e C.

Sono, inoltre, poco caloriche e ricche di fibre ed hanno un buon potere saziante, e grazie a queste caratteristiche sono un ottimo spuntino nelle diete ipocaloriche.

Contengono xilitolo, una sostanza in grado di prevenire la formazione della placca dentale, oltre a sbiancare i denti e combattere l’alitosi nel cavo orale. Già nell’antica Roma le fragole erano molto gradite e comparivano sempre sulle tavole durante le feste in onore del bellissimo Adone. La leggenda, infatti, narra che alla morte di Adone Venere pianse molte lacrime che si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole appunto. Il significato di questo mito è chiaro: Adone è la natura che si risveglia in primavera e muore in estate.

Sono ricche di vitamine A, B e soprattutto vitamina C in quantità pari a quella di un’arancia. Questi micronutrienti aiutano a curare l’Herpes Labiale, applicando una fettina sulle vescichette. Inoltre sappiamo che la vitamina C è consigliata ogni volta che viene mangiata la carne, in quanto favorisce l’assorbimento del ferro, utile per la produzione dei globuli rossi e per i muscoli, nonché per la produzione di collagene, una proteina che aiuta a prevenire l’invecchiamento della pelle. Tra i sali minerali presenti il più interessante è senza dubbio il potassio che combatte la ritenzione idrica.

Le fragole in realtà sono un falso frutto, o frutto aggregato, in quanto ricettacolo ingrossato di un’infiorescenza. Il vero frutto è rappresentato infatti dai semini che vediamo sulla sua superficie. Forniscono anche un valido aiuto contro l’acido urico.

Le fragole sono anche ricche di enzimi capaci di attivare il metabolismo dei grassi aiutando il corpo a dimagrire con meno fatica. Le fragole sono anche ricche di fibre che aumentano il senso di sazietà, regolarizzano l’intestino e fanno assorbire meno grassi e meno zuccheri. Le fragole sono i frutti di Frararia vesca, una pianta della famiglia delle Rosacee. Molto ricche di nutrienti e povere di calorie, sono utili per la salute del cervello, dei reni e per il metabolismo.

“La fragola profumata fiorisce sotto l’ortica; ed è vicino ai frutti selvatici, che le piante salutari s’innalzano e maturano di più…” scriveva Shakespeare nell’Enrico V. per dire che le cose più belle sorgono nell’ombra delle difficoltà. Nella musica sia i Beatles che i Coldplay hanno dedicato una loro canzone a questo frutto e persino il cinema ha provato a raccontarlo.
A Cuba c’è una gelateria e caffetteria chiamata “Fresa y Chocolate”, Fragola e Cioccolato, situata nel quartiere El Vedado di L’Avana, capitale dell’isola caraibica, in cui è girata la scena iniziale dell’omonimo film del 1994. Nella pellicola, attraverso le parole e i pensieri di David e Diego, rispettivamente un giovane castrista e un intellettuale omosessuale, si discuteva a un certo punto sulle differenze tra gay ed etero, e in particolare sulle preferenze in fatto di dolci: fragole per gli omosessuali, cioccolata per gli eterosessuali. L’opera vinse un Orso d’argento al Festival di Berlino del 1994 e nella stessa occasione gli fu assegnato un Teddy Award per le tematiche LGBT trattate, e corse anche per l’Oscar al miglior film straniero l’anno dopo.

Si ringrazia sempre la Dott.ssa Patrizia Zinno, biologa, nutrizionista, docente di Storia e Scienze degli Alimenti per la consulenza.

Renato Aiello Napoletano, classe ’87, giornalista pubblicista dal 2009 – e pubblicato dal 2001 -, studi in comunicazione di massa e cinema, fotoamatore, videomaker, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2010, diretto da Antonio Sasso, per "Dancing Post" nel 2015, diretto da Laura Valente e per il magazine online "MCT" tra 2015 e 2016, diretto dal professor Arturo Lando, del Master in Cinema e Televisione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa del Mattino di Napoli dal 2014, e cura uffici stampa. Ha preso parte dal 2014 al 2018 ai workshop e alle giurie del Social World Film Festival di Vico Equense, realizzando album fotografici e video per contest relativi all’evento cinematografico. Nel 2016 partecipa a un progetto internazionale di scambio culturale con il CCA di San Francisco, il California College of Arts, producendo clip e foto dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, proiettati successivamente in una collettiva della stessa accademia californiana. Sempre nel 2016 fa da curatore per una mostra fotografica allo Slash di via Bellini sull’ex carcere minorile Filangieri, inaugurando una piccola rassegna chiamata “Animus Neapolis”. Aderisce a diverse mostre collettive tra il 2016 e il 2018, tra cui “L’Arte in Vetrina” (con la menzione speciale del gallerista Piero Renna, direttore del P.R.A.C, per una sua fotografia del primo anniversario degli attacchi al Bataclan), l’esposizione dei 150 artisti di SOSPartenope (al Castel dell’Ovo e alla Basilica di San Giovanni Maggiore), e per quattro volte al Museo del Tesoro di San Gennaro su invito del Club per l’Unesco di Napoli: con una foto del mural di San Gennaro all’ingresso di Forcella e del busto del Santo nel cortile della Cappella, una fotografia di denuncia sulla plastica nei mari e due fotografie delle sculture di Igor Mitoraj a Pompei. Filmmaker, nel 2015 realizza per la Protomgroup un video sul primo software di Fisica in Italia per le LIM nelle scuole superiori (Scuolab – WALL-T), mentre nel 2016 pensa, produce e dirige un video musicale per il Social World Film Festival di Vico, con un montaggio ritmato sulle musiche di apertura della serie tv “Il Trono di Spade”, immaginando i luoghi della kermesse come i sette regni della saga. La sua prima personale ha riguardato il primo anniversario delle stragi del Bataclan a Parigi, mostra tenutasi a ottobre 2018 nel Complesso monumentale di San Severo al Pendino. Ha rappresenta l’ufficio stampa e la comunicazione di questa pasticceria ai Quartieri Spagnoli per 3 anni e mezzo dal 2018 al 2021 e di una trattoria al centro storico di Napoli. Ha un sito web dedicato al food, agli eventi enogastronomici e al mangiar bene, Mangiamed, nato da un progetto scolastico del 2014-2015 presso l’istituto Alberghiero Vittorio Veneto di Scampia, con cui collaborò, e che approdò a Expo Milano 2015.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. Il campo del sito Web è facoltativo.

CommentoYour Message
NameYour Name
EmailEmail
WebsiteWebsite