Le nostre torte di frutta secca, mandorle, pistacchi e nocciole
9 Marzo 2021 Renato Aiello No Commentdi Renato Aiello
Nocciole, mandorle, noci, arachidi e pistacchi sono ingredienti importantissimi nella nostra pasticceria, alla base di innumerevoli preparazioni per mignon, monoporzioni, torte. Non si tratta di semplici decorazioni, ma di farce, frolle ripiene, creme e talvolta anche glasse. Basti pensare alle torte Rocher e a Nutella, a base di nocciole, o alle tantissime creazioni dolciarie a base di pistacchio poi, un vero protagonista assoluto dei nostri dolci più gettonati. Le arachidi poi erano il sapore goloso di una delle nostre buatte gelato estive, creme dolci da conservare in congelatore per un assaggio ottimale. La frutta secca è pertanto uno dei pilastri della nostra produzione ed è anche un ottimo alleato del buon funzionamento del nostro organismo.
La frutta secca è importante per il cuore e può essere uno scudo contro un’alterazione del ritmo cardiaco, nonché prevenire la fibrillazione atriale. Mangiare con regolarità noci, nocciole e mandorle, pinoli, arachidi può aiutare infatti a ridurre il rischio di sviluppare questa condizione. Lo evidenzia uno studio del Karolinska Institutet e dell’Università di Uppsala in Svezia, pubblicato online su Heart. Secondo i ricercatori un consumo regolare può anche ridurre il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca, anche se i risultati sono meno consistenti.
Per la ricerca sono state prese in esame le risposte a un questionario sulla frequenza alimentare e sulle informazioni riguardanti lo stile di vita di oltre 61.000 svedesi tra i 45 e gli 83 anni. La loro salute cardiovascolare è stata monitorata per circa 17 anni (fino alla fine del 2014) o fino al loro decesso. Durante il monitoraggio ci sono stati 4983 infarti, 3160 casi di insufficienza cardiaca e 7550 casi di fibrillazione atriale. Il consumo di frutta secca è risultato associato a un minor rischio di fibrillazione atriale. Una porzione assunta una o tre volte al mese veniva associata a un rischio ridotto di appena il 3%, che saliva al 12% per il consumo una o due volte a settimana e al 18% per tre o più volte.
Ogni porzione aggiuntiva settimanale è stata associata ad un abbassamento del 4% nel rischio. Gli studiosi spiegano che la frutta secca, in particolare le noci, sono fonti di acidi grassi insaturi, proteine, fibre, minerali (ad esempio magnesio, potassio e zinco), vitamina E, folati e altri composti bioattivi come fenoli e fitosteroli. Tutti elementi nutrizionali che possono influenzare in maniera positiva la salute cardiovascolare, migliorando i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, e riducendo il rischio di aumento di peso, attraverso effetti antiossidanti e anti-infiammatori.
Secondo i nutrizionisti circa 30 grammi di frutta secca, come spuntino ideale, sono risultati perfetti da inserire in una dieta giornaliera: l’importante è non abusarne, perché sono alimenti abbastanza calorici. 30 grammi misti di noci, mandorle e nocciole riducono pertanto del 28% l’incidenza di malattie come infarto e ictus.
Pistacchi: In Italia quello di Bronte, comune alle pendici dell’Etna, pistacchio Dop presidio Slow Food definito oro verde di Bronte, è protagonista di tante ricette e la ricchezza di vitamine e Sali minerali lo rende un cibo interessante. Per la maggior parte sono presenti grassi buoni monoinsaturi che aiutano ad abbassare il colesterolo cattivo LDL, a regolare la quantità di colesterolo e quindi ad aiutare la salute del sistema cardiovascolare.
Gli anacardi proteggono invece da problemi articolari e riducono il rischio di patologie cardiovascolari coronariche e tengono a bada il colesterolo. Aggiungeteli in una semplice insalata, ad esempio. Le mandorle, invece, aiutano a combattere l’anemia e a mantenere capelli sani e pelle elastica. Accostateli ad un’insalata con arance e finocchi, ad esempio.
Le nocciole contengono una buona quantità di fibre e proteine e sali minerali, e antiossidanti che servono a contrastare l’ossidazione cellulare. Al tempo della Roma Antica si usava donare piante di Corylus avellana (volgarmente: nocciolo) per augurare felicità. Ugualmente accadeva in Gallia, l’odierna Francia, dove la pianta di nocciole veniva donata agli sposi come simbolo di fecondità. In inglese nocciola si traduce nut o anche hazel (nocciolina) e nella cultura e nella lingua anglosassone il termine è talvolta utilizzato come nome proprio o vezzeggiativo. A Hazel è, ad esempio, intitolata una canzone del cantante Bob Dylan, contenuta nell’album discografico del 1974 “Planet Waves”, mentre Hazel Grove (Boschetto di nocciole) è una cittadina nelle vicinanze di Manchester, nell’Inghilterra nord-occidentale. Negli Stati Uniti Hazel è addirittura una città del Kentucky.
I pinoli sono ricchi di proprietà antiossidanti e contrastano l’azione dei radicali liberi, contribuiscono a migliorare la circolazione e a favorire l’abbassamento del colesterolo cattivo. Inoltre aiutano la pelle e combattono la ritenzione idrica.
Le noci sono frutti molto calorici e quindi energetici, apportando infatti circa 650 calorie per 100 gr di prodotto. Sono costituite per la maggior parte da grassi insaturi buoni per la salute, proteine, e fibre, quest’ultime presenti in buona quantità, che prevengono la stitichezza ed equilibrano i livelli di colesterolo e glucosio ematici. Le noci sono delle ottime alleate della salute, fanno bene al cuore, hanno proprietà curative, sono gustose e contengono grassi ‘’buoni’’ monoinsaturi chiamati Omega3 ed Omega 6,ai quali si deve il merito di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Sono necessari per la salute umana, il corpo può assumerli solamente con l’alimentazione. Si tratta di nutrienti che proteggono il sistema cardiovascolare, contrastando la formazione delle placche aterosclerotiche, facendo salire invece il colesterolo HDL buono. Le noci contengono l’Arginina, un aminoacido che regala effetti benefici alle persone che soffrono di malattie cardiache, prevenendo la stanchezza; e poi le vitamine B, C ed E e sali minerali interessanti come lo zinco e il manganese che proteggono le cellule celebrali dai radicali liberi e influenzano positivamente la pressione sanguigna; e poi il Calcio e il Manganese che rafforzano le ossa e il Selenio per la salute della Tiroide, e per finire le fibre e le proteine importanti per l’intestino. Un consumo regolare di noci contribuisce a prevenire anche il diabete di tipo 2 e a ridurre l’obesità. Possono essere consumate a fine pasto e 3-4 noci al giorno incidono positivamente sulla salute.
Le arachidi sono molto proteiche, circa il 27%, e al pari di tanta frutta secca sono anche un’ottima fonte di sostanze benefiche. Risultano dei preziosi semi, fonte naturale anche di vitamine E e PP, acido folico, arginina e coenzima Q10. Si presentano ricche di fibre e sali minerali fra cui zinco, potassio, fosforo, manganese e rame. Potenti antiossidanti, questa frutta secca tiene lontano ogni traccia di invecchiamento al pare di fragole, more e carote, considerate i migliori antiossidanti presenti in natura.
Si ringrazia la Dott.ssa Patrizia Zinno per la consulenza.
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