di Renato Aiello

Il covid 19 avrà pure sacrificato la festa del papà e il consueto assaggio delle zeppole di San Giuseppe a marzo, ma non la festa della mamma in questa fase due appena iniziata in Italia. La tradizione vuole che la seconda domenica di maggio, mese mariano, si festeggino le mamme nel nostro paese e non può mancare perciò domenica 10 maggio una torta ad hoc, pensata per l’occasione.

Seguendo sempre la linea di pensiero “uniti ma distanti”, che ci accompagna da un paio di mesi insieme all’hashtag iridato #andràtuttobene, quest’anno gli abbracci sono rinviati e sostituiti virtualmente da un dolce pensiero da regalare o far recapitare a casa, come stanno già facendo molte pasticcerie a Napoli con la ripresa delle consegne a domicilio e la vendita d’asporto.

Non è da meno la pasticceria Seccia ai Quartieri Spagnoli, storico locale di via Concordia, che quest’anno ha realizzato per i suoi clienti una linea di sette torte dai nomi insoliti, ispirati alle madri famose delle serie TV, del cinema e persino a quelle della classicità.

La cultura pop del resto è sempre più parte di noi e mai come in questi due mesi di lockdown i beniamini del piccolo e grande schermo, confinati anche loro nelle repliche dei canali tematici o nelle puntate di una net o pay TV, ci hanno tenuto compagnia. Sono nate così in laboratorio la millefoglie Olimpia, le Chantilly Filomena e Dany, i pan di Spagna Manuela e Adelina e la crostata Cersei: tutte accomunate dalla scelta di materie prime di alta qualità e da caratteristiche estetiche e decorative che rimandano ai personaggi appena citati.

Un cuore cremoso di Chantilly e fragole, decorato con petali di crema Chantilly che conferiscono alla torta quasi l’aspetto della pelle di un drago, non può non far venire in mente i draghi di Daenerys Targaryen, la madre dei draghi di “Game of Thrones”; mentre una crostata di fragoline, dal colore rosso regale Lannister e con un ripieno di crema pasticcera e una pasta frolla dorata come i leoni dei Sette Regni merita indubbiamente il nome della regina madre Cersei, anche lei un personaggio della saga del Trono di Spade.

La millefoglie nella sua “costruzione” letterale di friabile pasta sfoglia sovrapposta alla crema Chantilly e fragole evoca ricordi classici, quasi da tempio ellenico, e in una città come Napoli di fiere origini greche guadagna così il nome di Olimpia, la madre di Alessandro Magno, personaggio dell’antichità forse poco noto ma di gran fascino.

Ma il cinema a Napoli ha un simbolo importantissimo, un vero vessillo della nostra identità, ovvero Sophia Loren, e la grande attrice premio Oscar è presente con tre personaggi in questa speciale rassegna dolciaria: la prima è Adelina di “Ieri Oggi e Domani”, la famosa mamma contrabbandiera di Forcella, e la seconda invece la mitica Filomena di “Matrimonio all’italiana”, entrambi film di De Sica. Se alla prima è stata abbinata un pan di Spagna panna e fragole dai sapori decisi come la mamma sempre incinta del film, per la protagonista dell’omonima opera teatrale di De Filippo invece siamo di fronte a una Chantilly alle fragole decorata con sbuffi di panna colorata da un lato e di cioccolato dall’altro: la vita di Filumena Marturano era proprio così, sospesa tra passato e presente, ricordi e segreti, risoltasi poi nell’amore per i suoi tre figli. Senza dimenticare la Cesira, la Ciociara che valse l’Oscar alla Loren come migliore attrice, una torta dal ricamo quasi tessile nella sua decorazione di sbuffi di crema chantilly bianca, che suggeriscono quasi un intreccio tipico di un cesto di vimini, come quelli portati dalla protagonista sfollata nelle campagne durante la guerra.

La scomposizione quasi cubista e surrealista del cioccolato Kinder sul pan di Spagna al cacao della torta “Manuela” ci riporta all’estro ispanico, e tra i personaggi femminili più importanti del cinema iberico degli ultimi anni spicca senz’altro la protagonista di “Tutto su mia madre” di Pedro Almodovar, donna forte e coraggiosa, madre di due figli in un dramma d’autore premiato con l’Oscar a suo tempo.

Il cibo è passione, amore, cultura, tre coordinate fondamentali in questa festa della mamma 2020 un po’ atipica, tre variabili che risulteranno decisive anche nella ripresa del settore, messo a dura prova in tutta la città anche a causa della chiusura forzata di Pasqua. La speranza è quella di farcela tutti insieme, magari ricominciando a gustare una bella fetta di torta o il dessert della domenica, perché non solo la bellezza ma anche la dolcezza può salvare il mondo.

Renato Aiello Napoletano, classe ’87, giornalista pubblicista dal 2009 – e pubblicato dal 2001 -, studi in comunicazione di massa e cinema, fotoamatore, videomaker, ha iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ha poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2010, diretto da Antonio Sasso, per "Dancing Post" nel 2015, diretto da Laura Valente e per il magazine online "MCT" tra 2015 e 2016, diretto dal professor Arturo Lando, del Master in Cinema e Televisione dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Attualmente scrive da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa del Mattino di Napoli dal 2014, e cura uffici stampa. Ha preso parte dal 2014 al 2018 ai workshop e alle giurie del Social World Film Festival di Vico Equense, realizzando album fotografici e video per contest relativi all’evento cinematografico. Nel 2016 partecipa a un progetto internazionale di scambio culturale con il CCA di San Francisco, il California College of Arts, producendo clip e foto dei grattacieli del Centro Direzionale di Napoli, proiettati successivamente in una collettiva della stessa accademia californiana. Sempre nel 2016 fa da curatore per una mostra fotografica allo Slash di via Bellini sull’ex carcere minorile Filangieri, inaugurando una piccola rassegna chiamata “Animus Neapolis”. Aderisce a diverse mostre collettive tra il 2016 e il 2018, tra cui “L’Arte in Vetrina” (con la menzione speciale del gallerista Piero Renna, direttore del P.R.A.C, per una sua fotografia del primo anniversario degli attacchi al Bataclan), l’esposizione dei 150 artisti di SOSPartenope (al Castel dell’Ovo e alla Basilica di San Giovanni Maggiore), e per quattro volte al Museo del Tesoro di San Gennaro su invito del Club per l’Unesco di Napoli: con una foto del mural di San Gennaro all’ingresso di Forcella e del busto del Santo nel cortile della Cappella, una fotografia di denuncia sulla plastica nei mari e due fotografie delle sculture di Igor Mitoraj a Pompei. Filmmaker, nel 2015 realizza per la Protomgroup un video sul primo software di Fisica in Italia per le LIM nelle scuole superiori (Scuolab – WALL-T), mentre nel 2016 pensa, produce e dirige un video musicale per il Social World Film Festival di Vico, con un montaggio ritmato sulle musiche di apertura della serie tv “Il Trono di Spade”, immaginando i luoghi della kermesse come i sette regni della saga. La sua prima personale ha riguardato il primo anniversario delle stragi del Bataclan a Parigi, mostra tenutasi a ottobre 2018 nel Complesso monumentale di San Severo al Pendino. Ha rappresenta l’ufficio stampa e la comunicazione di questa pasticceria ai Quartieri Spagnoli per 3 anni e mezzo dal 2018 al 2021 e di una trattoria al centro storico di Napoli. Ha un sito web dedicato al food, agli eventi enogastronomici e al mangiar bene, Mangiamed, nato da un progetto scolastico del 2014-2015 presso l’istituto Alberghiero Vittorio Veneto di Scampia, con cui collaborò, e che approdò a Expo Milano 2015.

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. Il campo del sito Web è facoltativo.

CommentoYour Message
NameYour Name
EmailEmail
WebsiteWebsite